Carissimi parrocchiani, «Il Signore è veramente risorto, come aveva predetto»!
Mercoledì 3 aprile riprende l’annuale benedizione pasquale delle famiglie, portata dal Parroco di casa in casa, là dove è gradita e accolta.
La novità, rispetto agli anni precedenti, è che quest’anno la benedizione nella “modalità classica” riguarderà le case e le famiglie solo di UNA parte del territorio parrocchiale; l’altra sarà nel 2025.
Nel 2024: benedizione per le famiglie residenti nelle strade del centro storico, nella zona da via Olimpia a via F. Filzi, nelle strade dal centro storico fino alla via Cagliari compresa, e nella zona di Piri Piri.
Una “benedizione collettiva” per le famiglie residenti nell’altra parte del territorio sarà effettuata in occasione delle celebrazioni per le feste rionali di N. S. di Bonaria, di S. Antonio da Padova, di S. Rita, di S. Pio da Pietrelcina e di S. Francesco.
Il significato
L’acqua benedetta con cui sono asperse le persone e le abitazioni è il simbolo della vita nuova e di grazia inaugurata dalla risurrezione di Cristo e trasmessa ai suoi discepoli di oggi che desiderano accoglierla nella fede. La benedizione viene da Dio: è frutto del suo Amore. L’aspersione con l’acqua benedetta è ricordo del Battesimo e segno di vita. Ciò che allontana il male dalle nostre case è proprio la vita buona e serena delle persone che si mantengono unite al Signore e a tutti i Santi.
Chi è benedetto
Destinatari della benedizione, non sono le “cose” o “le mura della casa”, ma i membri della famiglia: sono le persone “santificate” che portano benedizione con la loro presenza. Ogni battezzato è consacrato a Dio e per questo porta in sé la forza del Risorto, che lo chiama a santificare i luoghi in cui vive con la sua presenza. Questa mentalità ci aiuterà a superare il concetto di “benedizione” come qualcosa di “magico”, “automatico” o “scaramantico” e a recuperare invece la famiglia come realtà “fatta da Dio”, già da Lui santificata e fonte di benedizione.
La modalità
Secondo gli orari e il calendario indicato (che si può consultare nella bacheca posta all’ingresso in chiesa a sinistra e nel Notiziario parrocchiale, che verrà aggiornato settimanalmente), mi recherò presso le vostre abitazioni, pur consapevole che gli attuali orari lavorativi e gli impegni fuori casa non renderanno sempre possibile ritrovare i membri della famiglia nella propria abitazione al passaggio del sacerdote. Necessariamente, considerata l’estensione del territorio parrocchiale, la visita del sacerdote dovrà essere di breve durata, ma sarà sicuramente l’occasione per un affettuoso e reciproco saluto. Se l’arrivo del sacerdote che bussa alla vostra porta o suona al vostro campanello per portare la benedizione (per la quale nulla è richiesto e nulla è dovuto) risultasse sgradito, sarà sufficiente rispondere “no, grazie”, e passerò oltre. Per ciò che riguarda la benedizione negli esercizi commerciali o luoghi di lavoro (market, bar, ristoranti, pizzerie, tabacchini, negozi, pasticcerie, laboratori, officine, palestre, uffici, scuole e altre attività simili), sarà necessario farne esplicita richiesta, anche per non “creare disturbo” a chi non fosse interessato alla benedizione. Cordialmente, don Paolo