INDICAZIONI DELL’ARCIVESCOVO DI CAGLIARI
La celebrazione delle esequie, che sarà nuovamente possibile con il rito liturgico a partire dal prossimo 4 maggio, sollecita nei sacerdoti le seguenti attenzioni pastorali per essere, anche in queste occasioni, annunciatori del Vangelo e ministri di speranza e consolazione.
- Le esequie potranno essere celebrate nella Messa oppure nella Liturgia della Parola, come previsto dal Rito delle esequie (Premesse, n. 6). Il sacerdote celebrante valuterà con discernimento e sapienza pastorale la forma rituale da preferire.
- La celebrazione esequiale si svolgerà in un unico luogo, che potrà essere all’aperto o al chiuso, e in questo caso nella chiesa parrocchiale o anche nella cappella del cimitero, purché l’edificio di culto sia stato precedentemente sanificato e consenta la distanza di almeno un metro tra i partecipanti, in numero massimo di quindici persone, che indosseranno la protezione per le vie respiratorie.
- Saranno da evitare altri riti previsti quali per esempio il corteo funebre e la benedizione presso il sepolcro.
- Sono confermate le norme già in vigore per la Messa, ovvero che si tralasci lo scambio del segno di pace e si distribuisca la comunione esclusivamente sulla mano.
- Nel rispetto dell’indicazione ministeriale che il rito liturgico «si svolga in un tempo contenuto», si avrà cura che la celebrazione cristiana delle esequie sia sempre un annuncio della morte e risurrezione del Signore «per aiutare ad affrontare nella fede e nella speranza l’ora del distacco e a riscoprire il senso cristiano del vivere e del morire» (Rito delle esequie, Presentazione Cei, n. 2).
Cagliari 30 aprile 2020
NOTA COMPLEMENTARE DELLA CEI AL TESTO DEL MINISTERO DELL’INTERNO
Nel confronto con le Istituzioni governative e il Comitato Tecnico-Scientifico, la Segreteria Generale sta affrontando le condizioni con le quali, gradualmente, riprendere le celebrazioni con il popolo e le attività pastorali.
Nello specifico delle celebrazioni delle esequie, a complemento del testo del Ministero dell’Interno inviato questa mattina, vengono di seguito indicate alcune misure – già condivise – cui ottemperare con cura, nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2.
- Prima dell’accesso in chiesa dei partecipanti alle esequie funebri, sia garantita da un addetto alla sicurezza la misurazione della temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner. Questa disposizione è richiesta anche per le celebrazioni all’aperto. Venga bloccato l’accesso a chi risulti avere una temperatura corporea superiore ai 37,5° C.
- Vista la possibilità di celebrare le esequie anche con la Santa Messa, nel momento della distribuzione della Comunione eucaristica si evitino spostamenti. Sia il celebrante a recarsi ai posti, dove i fedeli – al massimo quindici – sono disposti nel rispetto della distanza sanitaria.
- Il sacerdote indossi la mascherina, avendo cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca, e mantenga a sua volta un’adeguata distanza di sicurezza.
- La distribuzione dell’Eucarestia avvenga dopo che il celebrante abbia curato l’igiene delle proprie mani; lo stesso abbia cura di offrire l’ostia porgendola sulle mani dei fedeli, senza venire a contatto fisico con esse.
- Per quanto concerne la sanificazione, la chiesa sia igienizzata regolarmente, mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica.
- Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell’aria.
- Ove siano presenti spazi idonei, contigui alla chiesa, si prenda in considerazione la possibilità di celebrare le esequie all’aperto, con il rispetto delle distanze di sicurezza e delle altre indicazioni sopra disposte.
- Si consideri anche l’ipotesi di celebrare le esequie funebri all’aperto nelle aree cimiteriali ove vi sia la possibilità di mantenere un adeguato distanziamento fisico.
- L’Autorità ecclesiastica competente informi tutti i fedeli e chiunque entri in chiesa sulle disposizioni di sicurezza sopraindicate, sia attraverso i suoi canali di comunicazione, sia affiggendo all’ingresso della chiesa stessa appositi cartelli informativi.
- Sia indicato anche l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura corporea oltre i 37,5° C o di altri sintomi influenzali. Si raccomandi di non accedere comunque alla chiesa e di non partecipare alle celebrazioni esequiali se sono presenti sintomi di influenza o vi è stato contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti.
ALLEGATI:
INDICAZIONI DELL’ARCIVESCOVO DI CAGLIARI