Cittadini responsabili per tornare a celebrare Messa, in sicurezza

Desiderio, nostalgia, non dimenticanza, senso di responsabilità, concretezza e consapevolezza, generosa e innovativa carità. Potrebbero essere questi i termini, contenuti nella lettera con la quale il nostro Vescovo Giuseppe ci comunica l’imminente avvio della “Fase 2” anche per la vita ecclesiale nelle parrocchie della nostra Diocesi, che descrivono il nostro attuale stato d’animo.

Il desiderio di una ripresa delle celebrazioni comunitarie dell’Eucaristia. La nostalgia per le espressioni di festa e solennità che hanno accompagnato la preghiera della nostra Comunità fino all’8 marzo (basterebbe ricordare la festosa e gioiosa, oltre che numerosa, partecipazione dei bambini alla messa domenicale e alle attività di catechesi o di oratorio e dei tanti – genitori, catechisti, animatori – che li hanno accompagnati e sono stati a loro servizio).

La non dimenticanza e la gratitudine per quanti, a rischio della propria vita, sono stati tra i primi a mettersi a servizio per far fronte al Covid-19 (operatori sanitari, volontari). Ma anche la consapevolezza di quanta ricchezza possa essere venuta da questa situazione, pur dolorosa, per esempio dalle modalità “nuove” di preghiera familiare. E soprattutto il senso di responsabilità che ora, in questa nuova e delicata fase, ci viene richiesto: inutile negare che dipenderà tantissimo anche dai cristiani la possibilità di riuscire a non “retrocedere” a una più dolorosa “Fase 1”, ma anzi di progredire con gradualità al superamento della situazione di emergenza.

Dovrebbe esser chiaro e assodato per tutti che le misure di sicurezza sanitaria (utilizzo corretto della mascherina, distanziamento, corretta igienizzazione) non sono opzionali, neppure in chiesa.

Piuttosto sono e saranno l’indispensabile mezzo per avere cura della salute di noi stessi e degli altri. Rimangono certo tante domande su come sarà questa ripresa, quali modalità di sicurezza ancora dovremo adottare: basti pensare alla stagione estiva che ci sta davanti, e a se e come potrà esserci una “Estate in Oratorio 2020”. Inoltre la crisi economica e sociale ci chiede di essere sempre aperti alla generosa e innovativa carità perché i nostri fratelli siano aiutati «secondo il bisogno di ciascuno» (At 2,42-45). La Diocesi, a questo riguardo, ha attivato un Fondo Diocesano di Solidarietà – Emergenza 2020: occhi e orecchi attenti ci consentiranno di “aiutare ad aiutare”. Passo dopo passo, con la collaborazione di ciascuno e con l’aiuto della nostra fede, attraverseremo anche questa delicata “Fase 2”. Noi, come Comunità parrocchiale, ci teniamo pronti, in ogni caso!

Con prudenza “torniamo a celebrare Messa insieme”

Protocollo di sicurezza sanitaria

Il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio è di 120 nella chiesa di San Pietro, 60 in quella di Santa Lucia, 96 all’Oratorio (all’aperto). Una volta che sarà raggiunto il numero massimo consentito non sarà più possibile entrare.

1. Non è consentito entrare in chiesa a coloro che hanno sintomi influenzali/respiratori, o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C, né a coloro che sono stati in contatto con persone positive al Covid-19 nei giorni precedenti. Per motivi di salute o di età avanzata si è dispensati dal precetto festivo (si può seguire la messa alla TV). Ognuno deve sentirsi moralmente responsabile della salute sua e degli altri!

2. Sarà favorito, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo una zona apposita per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.

3. Coloro che entrano in chiesa per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare la mascherina, comprendo bene bocca e naso, e a tenerla per tutta la durata della celebrazione (fatta eccezione nel momento in cui si riceve la Comunione). L’uso della mascherina è necessario anche in occasione della preghiera personale in chiesa e in occasione della confessione.

4. Coloro che entrano in chiesa devono provvedere all’igienizzazione delle mani tramite i dispositivi sistemati all’ingresso (sarebbe bene comunque avere con sé una boccetta di gel igienizzante). NO ai guanti durante la Messa!

5. E’ necessario occupare i posti assegnati, che assicurano il rispetto della distanza sanitaria, ed evitare spostamenti non strettamente necessari.

6. Per ricevere la Comunione, abitualmente, ognuno resterà al proprio posto: sarà il sacerdote (e l’accolito) a passare tra i banchi/sedie /panche.

7. Nell’atto di ricevere la Comunione è necessario che il fedele distenda per bene le braccia e apra il palmo delle mani (la sinistra sopra la destra), per favorire il mantenimento di un’adeguata distanza di sicurezza dal sacerdote (o accolito).

8. Per motivi di igiene e di salute, non sono disponibili i sussidi per i canti o i foglietti liturgici. Il notiziario parrocchiale settimanale verrà consegnato all’uscita a chi lo desidera, e in tale momento si potrà liberamente lasciare le eventuali offerte negli appositi contenitori.

9. Dopo la celebrazione i fedeli usciranno dalla chiesa seguendo le indicazioni dei volontari, così che sia subito possibile procedere alle operazioni di igienizzazione.

10. Grazie per la collaborazione e per la pazienza!