Progetto e programmazione pastorale 2018 – 2019

 

«Rendo grazie a Dio perché molte famiglie, che sono ben lontane dal considerarsi perfette, vivono nell’amore, realizzano la propria vocazione e vanno avanti anche se cadono tante volte lungo il cammino. (…) Le realtà che ci preoccupano sono sfide. Non cadiamo nella trappola di esaurirci in lamenti auto difensivi, invece di suscitare una creatività missionaria». (AL 57)

 

Sono queste, alcune tra le considerazioni di Papa Francesco che accompagnano la sua Esortazione apostolica (Amoris Laetitia) sull’amore nella famiglia.

Parole eloquenti, forti e semplici che possono aiutare e incoraggiare anche il cammino della nostra Comunità parrocchiale – “famiglia di famiglie” – all’inizio di un nuovo anno pastorale, che in linea con gli orientamenti della nostra Chiesa diocesana, dopo un triennio dedicato ai giovani (mentre inizia il tempo del Sinodo a loro dedicato), guarda alle famiglie come priorità, necessità, e risorsa della propria pastorale.

 

A tale proposito, non possiamo dimenticare che la nostra Comunità due anni fa ha già riflettuto su “La gioia dell’amore secondo Papa Francesco”. Camminiamo, andiamo avanti, ma non senza aver dato spazio alla gratitudine del cuore per il modo in cui il Signore ha visitato, accompagnato e benedetto la nostra comunità in quest’ultimo tempo. Come non pensare alla gioia delle Ordinazioni, diaconale e sacerdotali? Ai cammini dei singoli gruppi, quelli per le famiglie, i bambini e i ragazzi? Al modo di vivere l’Adorazione Eucaristica comunitaria e le nostre celebrazioni? Al modo di “abitare” gli spazi del nostro Oratorio sentendoli “casa propria”? Al modo di vivere la carità, soprattutto nei momenti forti dell’anno? Alla buona volontà di chi nella collaborazione alla vita ordinaria della parrocchia, non si identifica nel ruolo, ma mette a disposizione tempo e talento nel servizio al prossimo, sapendo che tutti siamo utili e nessuno indispensabile?

Questo, nonostante le fatiche, ha chiesto e chiede con umiltà, in tutti gli ambiti, di «rimanere in movimento per ricalcare il sogno di una Chiesa e quindi di una comunità in uscita» (vedi Programmazione parrocchiale, Anno Pastorale 2017 – 2018).

 

Lo strumento di un’agenda parrocchiale, contenente appuntamenti e attività, servirà dunque a far confluire le nostre energie verso ciò che è anzitutto essenziale e decisivo: una conoscenza, un rapporto più intimo (forse, più vero?) con il Signore Gesù che guida e accompagna i nostri passi.

Vi sono prima di tutto gli appuntamenti liturgici, i primi a scandire le tappe de nostro cammino comunitario. Da questi, scaturiscono gli altri: la catechesi e ogni forma di attività.

La Provvidenza di Dio non manca di farci sperimentare la bellezza dello stare insieme. Durante l’anno le iniziative e gli eventi sono sempre innumerevoli, tanto da poter dire senza esitazione, che ne abbiamo sempre d’avanzo e per tutti i gusti. Deo gratias!

Una necessità e un bisogno, da non dare però mai per scontato, è la formazione. In tutte le realtà, le riunioni e gli incontri comunitari, quelli promossi dalla Parrocchia e dalla Diocesi, infatti, sono sempre da considerare (nel limite delle proprie possibilità) come occasioni uniche e privilegiate.

In questo, la preghiera, il dialogo e il confronto devono avere la meglio.

Esiste un modo sempre nuovo, per vivere con fede, con slancio rinnovato il proprio essere Chiesa a partire dalla Parola che interpella tutti, anche chi non è direttamente impegnato in qualche gruppo o attività parrocchiale.

Se all’inizio di questo nuovo anno potessimo scambiarci reciprocamente un augurio, quasi fosse per ciascuno una “indicazione operativa”, è proprio quello di vivere bene per quanto possibile, come appuntamenti condivisi, ciò che è già proposto e riportato di volta in volta negli strumenti messi a disposizione: l’agenda, il foglietto – notiziario settimanale, il sito internet e la pagina facebook della parrocchia. Valorizziamo ciò che già esiste come bello e buono, ciò che magari con fatica insieme abbiamo programmato, piuttosto che andare a cercare una sorta di “originalità a tutti i costi”. Vorremmo invitarci tutti a mettere da parte un certo «attivismo precipitoso, per assumere l’atteggiamento dell’operosità paziente e lungimirante. (…) Non dobbiamo pretendere che basti la programmazione di qualche felice iniziativa pastorale per dichiarare risolti i problemi e assolti gli impegni che la Parola di Dio propone alla comunità cristiana. Sarà appunto l’abitudine ad ascoltare con docilità e coraggio la Parola a renderci attenti alle necessità degli altri e a suggerirci i gesti concreti, che la carità di volta in volta ci richiede». (Card. Carlo Maria Martini, Lettera al clero e ai fedeli per l’anno pastorale 1981 – 1982)

Il Signore ci conceda durante quest’anno di amare la vita ordinaria della nostra parrocchia per amare di più quella delle nostre famiglie, sentendoci sempre tutti in cammino. La sua Parola «lampada ai miei passi, luce al mio cammino …» (Sal 118) ci doni quella sapienza che scruta e valuta la bontà del cuore, vera sede delle nostre decisioni.

Tutto ci aiuti a capire che niente và mai fatto senza l’Altro.

 

Buon cammino, consapevoli che nell’Altro e nell’altro sta la nostra vera gioia.

 

Don Paolo e Don Enrico